Gli Sgrisoli

girotondoQuando, un pò di tempo fa, non esistevano le playstation si giocava con ciò che trovavi anche in natura. Nelle passeggiate in quegli spazi verdi che Roma offriva quand’ero bambino c’era un erba che in primavera faceva dei fiorellini che, isolando la parte a sacchetto e battendoli sul palmo della mano, producevano un piccolo schioppo. Era un divertimento forse ridicolo oggi, ma parte dei divertimenti dei bambini di allora.

Quell’erba che noi chiamavamo gli Scoppietti, ma in altre regioni viene chiamata erba del Cuch, Silene, Stridoli, Sgrisoli o anche Carletti; in italiano si chiama erba Silene.

 

Il nome deriva da Sileno, accompagnatore di Bacco perennemente ubriaco, dal ventre rigonfio come il calice di queste piante. 070Sul finire della primavera, si sviluppano gli scapi alla cui sommità si formano i fiori, penduli, su peduncoli flessuosi, riuniti in cime, caratterizzati da un calice subcilindrico, rigonfio, con nervature verdastre, che ricorda una minuscola brocca o un palloncino fessurato. Si raccolgono le cime dei nuovi getti con i ciuffi di tenere foglie, che si formano dall`autunno all'inizio dell'estate. Questi getti vanno prelevati prima della formazione degli scapi fiorali. Anche le foglie presenti sugli scapi sono buone da mangiare, raccolte quando sono ancora tenere. L’asportazione dei giovani getti non danneggia la pianta la quale, essendo perenne, si rinnova in continuazione e con facilità, fornendo così i suoi prodotti per tutta la stagione propizia. Questa pianta nell`Italia centro-settentrionale e all’estero è considerata un ottimo "erbaggio mangereccio". Fritti o lessi i getti novelli degli Strigoli sono una delle verdure più conosciute nella tradizione dell’uso di erbe spontanee per usi alimentari, la cosidetta fitoalimurgia,  del nostro territorio, una vera leccornia anche per i palati più raffinati. Si usano lessati nelle mesticanze, alle quali conferiscono un tono particolare, ma principalmente vengono usati sbollentati in acqua, mescolati alle uova sbattute con aggiunta di formaggio pecorino e pepe, quindi fritti sotto forma di polpette o frittate veramente gustose.