Maggio, il mese della Madonna per i cristiani, è il secondo mese della stagione primaverile che entra in questo periodo nella sua fase di massima espressione: le giornate si allungano e il clima è decisamente più mite.
Presso gli antichi questo periodo veniva dedicato a divinità legate alla luce , metafora del risveglio di madre natura , la dea Maia degli antichi romani , da cui il termine Maius da cui deriva il nome di questo mese. I fiori, bellissimo simbolo della natura che si lascia alle spalle il freddo letargo invernale, sono i protagonisti di quelle feste ancestrali come il calendimaggio, erede della Floralia dei nostri progenitori romani e assai diffuso in forme differenti su tutta la penisola. E forse non è un caso che la seconda domenica di Maggio si festeggi anche la festa della mamma…
A Maggio si festeggiano anche i compleanni di mia moglie e mia figlia, il 20 è l'anniversario del giorno in cui Levi Strauss e Jacob Davis brevettano i blue jeans ma tutto questo poco ha a che fare con l'agroalimentare….
Tra i banchi del mercato fanno la comparsa degli alimenti succosi, freschi e ricchi d’acqua che ci aiutano a espellere le tossine che abbiamo accumulate durante l'inverno.
I carciofi sono, insieme alle fave, quasi un emblema di questo periodo. La gita fuori porta del primo Maggio nella zona romana è legata alle fave e pecorino, ma anche ai carciofi alla giudia o la frittata con carciofi. Se poi la scampagnata non è un picnic ma una sosta in trattoria, la carbonara o la pasta al forno con i carciofi si impongono.
A Velletri c'è una tradizione che è quella dei carciofi alla matticella. Le matticelle sono le potature della vite con le quali si fa un letto di braci alto quattro dita, nelle quali viene affogato il carciofo stesso,lavato e condito con olio extravergine, mentuccia ,aglio e un pizzico di sale . Chi lo desidera può metterci un pò di peperoncino e contrassegnare il suo carciofo con uno zeppetto : tanto ci sarà sempre il buontempone che lo toglierà per riposizionarlo su un altro carciofo…….
Quando sono cotti si presentano come un insieme pressocchè carbonizzato, ma all'interno si nasconde un giubilo delle papille gustative !!!!
Le fave sono un legume poco calorico e ricco di fibre, le meno caloriche paragonate a legumi come fagioli o lenticchie. Era tradizionalmente un alimento povero data l'alta reperibilità e il basso costo. Addirittura veniva usata dai contadini come cibo per cavalli e somari.
Tra le doti salutari di questo legume, oltre al riconosciuto effetto depurante, ci sarebbe addirittura un effetto benefico per i malati di Parkinson anche se, di contro, possono essere estremamente pericolose per gli ammalati di talassemia.
Ottime fresche con un pezzo di fragrante pane casareccio e un pezzetto di pecorino .Se poi, a portata di mano c'è una coppietta o un pezzetto di lonza, diminuiamo gli effetti salutari ma potremmo innalzare quelli dello spirito..
Anche cotte, con un soffrittino di pancetta, danno luogo a un ottimo condimento per un buon piatto di pasta fatta in casa come dei cavatelli,per esempio. Le ho assaggiate ad Alghero anche abbinate alle cozze in uno strepitoso sotè e con dei gamberi in una pasta veramente ottima. In purè e con le cicorie ripassate diventano un gustoso piatto unico saporito da mangiare senza troppi patemi calorici, che unisce l'amaro della cicoria al dolce della fava : favoloso !!!
Gli Asparagi
Gli asparagi hanno la parte superiore, chiamata turione, commestibile, mentre il rimanente corrisponde alla radice e si elimina.
Esistono asparagi bianchi ,verdi, violetti e selvatici. I primi ,i più delicati , sono fatti crescere al riparo dalla luce. Quelli violetti nel crescere bucano lo strato che li nasconde alla luce , prendendo ,contemporaneamente al colore, un sapore amarognolo. Sia i selvatici che i verdi hanno un gusto più deciso dei tipi precedenti.
L' asparago con il turione di diametro maggiore è normalmente più tenero dei più piccoli poichè è maggiore la polpa rispetto alla parte più coriacea.
Ci sono molte preparazioni che vedono l'utizzo degli asparagi : dalle succulente frittate ai risotti , o più semplicemente come contorno anche vicino a un umilissimo uovo a occhio di bue. L' ideale sarebbe, però, grattugiare le punte dei germogli crude e consumarle in insalata mescolate ad altre verdure.
Se dovessimo ricordarci dei meriti dei piselli, gli dovremmo essere grati per aver fatto scoprire a Mendel le basi della genetica. Ma la maggior parte di noi si ricorda dei piselli solo come un legume che accompagna egregiamente riso e pasta, ma anche pietanze. E degli arancini ne vogliamo parlare ? E vero che, ormai, è veramente raro trovare chi non mette in friggitrice quelli surgelati per tirare fuori un qualcosa che ricorda nella forma e, forse, nel colore ma certamente non nel sapore un vero, tradizionale e squisito arancino.
Torniamo ai piselli e,in particolare, ai piselli freschi che rappresentano certamente la fonte migliore dal punto di vista delle qualità nutrizionali e salutari. Salutari perchè i piselli sono un grande alleato nella lotta al grande nemico: il colesterolo. Questa è la ragione per preferire sempre il prodotto fresco al surgelato,l'inscatolato o l'essiccato.
I piselli freschi vanno scelti controllando che il baccello sia turgido e integro preferendo quelli non troppo grandi perchè il seme potrebbe risultare coriaceo e meno dolce ,e necessitare di una cottura più lunga. Proprio per non perdere il meno possibile delle caratteristiche dell'alimento. Anzi ,la cosa migliore sarebbe mangiarli crudi in insalata.
E ancora nel vostro cesto della spesa per questo mese potreste mettere:
- broccoli
- cicoria
- finocchi
- radicchio rosso
- rucola
- spinaci
- indivia
- lattuga
- ravanelli
- barbabietole
|