Il vitigno Susumaniello è tipico della Puglia e viene coltivato solo in questa regione  portando con se il sole della sua terra, in un acino scuro, violaceo, dalla pelle spessa ma dalla polpa succosa. Il suo nome è evocativo ,e non a caso, del somarello indicando l’elevata produttività della pianta carica di grappoli “come un somaro” proprio a indicare l'elevata produttività del vitigno ma qualcuno pensa che sia a ricordo di quei poveri ciucci che stracarichi lo portavano dalle vigne alle cantine.s

 Il limite di una vigna di Sussumaniello è che riesce a tirare fuori tutta la sua carica solo dopo una decina d'anni dal suo impianto per dare meno uva in quantità ma uve tanto cariche di quegli elementi che servono a produrre un vino importante, strutturato e aromaticamente ricco. E qui torna il somarello perchè anche il viticultore deve essere testardo come un ciuccio per voler portare avanti una vigna che da i suoi risultati cosi tardi. E infatti va fatto merito a quei caparbi produttori che hanno creduto a costruire un vino da un vitigno che , storicamente, è stato sempre associato al cosiddetto “taglio” in uvaggio ad altre uve, per la sua capacità di rendere interessanti altri vini, una iniezione di forza per vini esili e con meno colore e carattere.

Lo sforzo è stato premiato sia per le ottime caratteristiche del vino prodotto, sia perchè il mercato chiede meno omologazione e più vini autoctoni e tradizionali. 

 Le origini del Susumaniello sarebbero, secondo alcune teorie, aadalla Dalmazia con una storia molto simile a quella del Primitivo ma, contrariamente a quest’ultimo, rimane nei confini dell’areale salentino. Ricordiamo, ad onor di cronaca e come ulteriore fonte, che nel 2008, alcuni ricercatori condussero uno studio sul Sangiovese e la Garganega per capire, attraverso lo studio del DNA, i rapporti di parentela con le altre uve italiane . I risultati della ricerca definirono i rapporti di "parentela" con le diverse uve della nostra penisola e si evidenziò una relazione genitore-progenie del Sangiovese col Susumaniello.Basta questo per rendere improbabile la teoria della provenienza dall'altro versante dell'Adriatico? Forse. Aggiungiamo che il Susumaniello non è coltivato al di fuori di quelle piccole aree della Puglia e che la concentrazione delle coltivazioni è per lo più raccolta in provincia di Brindisi, possiamo pensare che sia un vitigno tutto italiano di cui andare orgogliosi.

I vini ottenuti da uve Susumaniello presentano un colore rosso rubino molto carico,con riflessi violacei, davvero molto intenso.  La buona struttura alcolica la rileviamo da quei begli archetti stretti e dalle lacrime lente che scendono lungo le pareti del bicchiere, quasi fosse un Brandy. Al naso, aromi intensi, fruttati, sentori caratteristici che ricordano frutti rossi, tra cui spicca la prugna, ribes, mirtilli, lampone, con sentori anche di spezie, pepe nero e coriandolo, che possono risultare intensificate da eventuali passaggi nel legno. Alcune note erbacee completano il ricco bouquet. Di solito, al palato il Susumaniello è di piacevole freschezza acida ed il tannino di piacevole finezza. In generale, il vino può essere definito armonico ed equilibrato con buona persistenza e finale duraturo.ss

L’abbinamento ideale del Susumaniello è con primi piatti conditi con succulenti sughi di carne, tradizionalmente di maiale o agnello. Un abbinamento privilegiato è sicuramente con le interiora dell’agnello che vengono preparati ad involtini e poi cotte alla brace, per chi li conosce gli gnommareddhi sarebbero l'ideale. La carne arrosto o alla brace sono un ottimo compagno di viaggio  del Susumaniello in quanto questo vino riesce perfettamente ad esaltare questa tipologia di pietanze. Abbinamento eccellente è anche quello con carni cotte in umido o alla brace accompagnate da cicoria, fave e cime di rapa. sss

Spesso troviamo il Susumaniello associato in uvaggio con la Malvasia Nera e il Negroamaro, vitigni anch'essi pugliesi, ma preso atto degli eccellenti risultatil'auspicio è  di poter sentire sempre di più  parlare di questo vitigno per vini sempre di maggior pregio realizzati dal Susumaniello in purezza. Non ci rimane che goderci un buon calice di questo eccellente vino, frutto dell'uomo e di una terra di rara bellezza dal sapore tutto salentino.