Se gironzolando per la nostra bella penisola potessimo andare alla ricerca dei vari formati della pasta sono certo che ne scopriremo una moltitudine di tipi. Non so se qualcuno abbia mai pensato di fare un censimento "pastaio", di certo c'è una varietà di formati che, per dirla tutta, vede anche la stessa tipologia chiamata con nomi diversi, ma tant'è…E dunque le fettuccine nel lazio, le sagne nel molise, i fusilli del beneventano, gli spaghetti alla chitarra d'Abruzzo, le sagne ncannulate in Salento, i pici d'Umbria,e ancora cecamariti, strozzapreti e la ramiccia, insomma tante forme che vedono acqua e farina unite in gustose preparazioni da secoli nelle tavole degli italiani. Sarebbe interessante scoprire l'origine dei nomi,perchè strozzapreti o cecamariti? Nomi più adatti a un film splatter piuttosto che alla gastronomia ma sono certo che queste tipologie di pasta avranno potuto provocare al massimo un indigestione a qualche ingordo marito o religioso, nulla di più. Comunque queste paste tradizionali rappresentano un patrimonio in via d'estinzione spesso rimasto nelle mani e nella testa delle nonne e che purtroppo si perde nel progredire della nostra società.
Gli Zaccagnotti sono una tipologia di pasta fatta in casa con farina e acqua, una preparazione che definire semplice è poco. Bastano pochi minuti a impastare la farina con l'acqua sino a fare una sfoglia spessotta che taglieremo a pezzotti irregolari.
Ingredienti per quattro persone:
-g.400 farina grano duro
– acqua
-fetta g.120/150 pancetta
-5 spicchi d'aglio
-rametto di rosmarino
-1 bottiglia di passata
-4 cucchiai di pecorino grattuggiato
Iniziamo creando l'impasto,facciamo la solita fontanella e ci aggiungiamo pian piano l'acqua facendola assorbire alla farina servendoci di una forchetta. Noi come farina usiamo la Senatore Cappelli che, dato il suo basso contenuto di glutine, è particolarmente gradita anche da chi ha qualche leggera intolleranza.
Quando l'impasto ci sembrerà omogeneo e non troppo molle, se abbiamo ecceduto con l'acqua aggiungeremo un pò di farina per dargli consistenza, lo stendiamo col mattarello fino a ottenere una sfoglia di un paio di millimetri indicativamente. A questo punto tagliamo in strisce per poi tagliare ancora per fare rettangoli,triangoli o rombi come idea, naturalmente irregolari e delle dimensioni che più vi aggradano.
Mentre la pasta riposa, prepariamo il sugo.
In una padella capiente versiamo una dose generosa di olio evo aggiungiamo gli spicchi di aglio il rametto di rosmarino e la pancetta a cubotti; facciamo soffriggere evitando di bruciare l'aglio. Dopo pochi minuti aggiungiamo il peperoncino e 700 gr. di passata di pomodoro, facciamo cuocere per una ventina di minuti o comunque sino a ottenere un sughetto abbastanza denso.
Non ci resta che lessare i nostri Zaccagnotti che essendo pasta fresca non necessitano di lunga cottura, li verseremo nella padella col sugo bollente e li faremo amalgamare.
Serviamo a tavola questa preparazione un po'antica, impiattiamo, ci spolveriamo il pecorino e buon appetito…
Un bicchiere di un rosso corposo e una bella compagnia ci starebbero proprio bene