1407936146COME ” IL VATE”

 

Quando meno te lo aspetti trovi qualcosa che ti meraviglia e che ti fa ricordare il tempo passato con gli odori e i sapori della semplice e genuina cucina della tua infanzia. Con la mia compagna, nel nostro girovagare enogastronomico siamo  capitati, per caso, nella riviera abruzzese alla marina di San Vito Chietino  vicino Ortona.

La costa, un po’ selvaggia, è disseminata di antichi Trabocchi che affascinarono e ispirarono  D’Annunzio che passò molto tempo in questo posto, in un ritiro quasi eremitico, con una delle sue amanti. Noi invece siamo stati affascinati da quello che ci ha preparato la Signora Patrizia dell’Osteria di mare” Sottosale”. Il bel locale arioso, luminoso e con gusto arredato, si trova proprio attaccato alla battigia e il cucinato proviene solo dal pescato del giorno di piccoli pescatori rivieraschi.Catturaqsa Non sono solito scrivere di ristoranti e della loro cucina, mi piace più fare cultura enogastronomica ma questa volta faccio un’eccezione perché, come ho detto, mi sono arrivati tutti quei ricordi dell’infanzia, anche se sono marchigiano e non abruzzese, ma la cucina di mare delle due regioni dell’Adriatico si assomiglia un po’ tutta. La cucina è veramente tradizionale con pietanze che da anni non trovavo più nei ristoranti , filetti di ali di Razza fritti solo con una leggera infarinatura, Vongole del posto cotte, a fuoco lento, nella loro acqua e condite con aglio e prezzemolo,Cattura Cozze ripiene di pane, aglio , prezzemolo e poi cotte in tegame, le Alicette Tramandate, perché è una ricetta che si tramanda da generazioni, scaldate in olio evo per un minuto con aglio, una spruzzatina d’aceto bianco e mangiate solo dopo due minuti di riposo nella padella coperta, Pannocchiette gratinate, i Tacconi, tipici quadrucci abruzzesi,  immersi in un brodetto di pesce povero, stracotto, quasi liquefatto, la Gallinella aperta e cotta in forno con mollica di pane profumato al prezzemolo e aglio, frittura di piccole Triglie e Merluzzetti e per finire i Celli ripieni, biscotti fatti con pari quantità di olio e vino e farina” quanta ne tira”, ripieni di marmellata d’uva. Il chiaro di luna, con due passi sulla spiaggia, ci ricorderanno con piacere e per sempre questa serata dannunziana.

Daniele Ciani