Oggi vi proponiamo un dolce squisito che ci ha fatto conoscere un amica di Bologna. Ci raccontava che quando era bambina per la festa della processione del Corpus Domini c'era la gara a fare i drappi colorati più belli da esibire alle finestre sul percorso un pò quello che in altre zone d'Italia si fa con le "infiorate"o altre feste del periodo.
In tale occasione le case dei parrocchiani erano aperte alle visite di vicini e conoscenti e agli ospiti si offriva questa torta.
Non c'era forno o pasticcere che non ne esibisse in vetrina e non c'era casa che non ne avesse da offrire ai visitatori. Già all'arrivo della Primavera "c'era tutto un traffico" dice la mia amica, per sapere quali sarebbero state le Parrocchie prescelte e le famiglie coinvolte “negli addobbi”. Si faceva poi anche una classifica su quale fosse stata la Torta di riso migliore. Si preparava allora la "torta di riso" che veniva offerta tagliata in piccoli rombi, ciascuno sormontato da uno stuzzicadenti.
Negli Addobbi o Corpus Domini si portava in processione l'immagine del Corpus Domini: questa festa veniva celebrata ogni 10 anni nelle parrocchie in città, mentre in campagna ogni paese veniva diviso in 4 quartieri e ogni quartiere festeggiava una volta ogni 4 anni, a rotazione.
Purtroppo oggi questa festa tradizionale si è un po’ persa, ma restano il nome e la ricetta di questo dolce profumato, morbido ed inconfondibile.
Ingredienti:
800 gr. di latte
500 gr. di acqua
300 gr. di riso
250 gr. di zucchero
100 gr. di cedro
100 gr. di mandorle macinate
4 uova
Buccia di 2 limoni
Una bacca di vaniglia
Un bicchierino di liquore
Burro q.b.
Sale un pizzico
Mettere l’acqua ed il latte in una pentola e portare a bollore, aggiungere il riso la buccia dei limoni grattata il sale. Far cuocere il riso facendo assorbire il liquido quasi completamente. Togliere dal fuoco e versare in una terrina aggiungendo lo zucchero mescolando molto bene e aspettare che il composto si raffreddi molto bene e finisca di assorbire il liquido rimasto. e aggiungere lo zucchero che con il calore si amalgama molto facilmente. Quando il riso è freddo aggiungere le uova ,il liquore, la vaniglia, il cedro e le mandorle. Mettere il composto ben lavorato in uno stampo imburrato e spolverato con pan grattato. Se la torta sarà consumata da qualcuno intollerante al glutine evitare questo passaggio. L’impasto deve risultare alto 3-4 cm. Cuocere in forno scaldato a 180° per 20 minuti, poi abbassare a 150° e cuocere per altri 40-45 minuti. Come si forma una crosticina bionda e croccante togliere dal forno, lasciare intiepidire e bagnare con liquore dopo aver fatto dei forellini con uno stecchino.
Questa torta può essere personalizzata aggiungendo aromi e liquori diversi al posto dell’amaretto si può aggiungere il sassolino. Se il cedro non piace ovviamente si eviterà di usarlo. Inoltre questo dolce può essere gustato anche dai celiaci; chi è intollerante al lattosio potrà usare il latte di riso.
Per i bambini si eviterà il liquore ma si potrà usare succo di frutta ma soprattutto non dovete aspettare la festività del Corpus Domini per gustarla: lasciata riposare una giornata e fredda è ottima sempre!