Rimanendo nel tema del cibo dai campi mi sono state mandate altri spunti intriganti da proporvi. Dunque ecco altre due ricettine rustiche della tradizione contadina con le erbette selvatiche di campo o, per dirla in maniera dotta con la fitoalimurgia. Chi ce le propone è una veneta, l'amica Paola di Tonezza del Cimone, ma in molti mi dicono che preparazioni simili sono in realtà diffuse un pò ovunque nella penisola e fanno parte della storia del nostro popolo, di quando, in mancanza di meglio, ci si impegnava a trovare cibo ovunque la natura ne potesse offrire. Vi proponiamo dunque una frittata con l'erba Selene , ovvero gli Sgrisoli accompagnata da un contorno di "Pisacan" , ovvero Tarassaco cotto al vapore di cui non vi offro che l'idea (sono sicuro che non vi serva una ricetta su come cuocere al vapore della verdura).
La terza idea viene dall'Umbria: l'amico Paolo di Gubbio mi suggerisce un antipastino con una ricettina minimale in cui non indica le quantità e ahimè non acclude foto,
-Fiori di sambuco fritti:
preparare un uovo sbattuto con sale acqua e farina .
Immergere i fiori non ancora sbocciati e friggere nell'olio bollente.
Quando saranno belli dorati, scolateli con la schiumarola, fateli asciugare con della carta assorbente e serviteli subito ben caldi.
Non c'è che dire, si scopre sempre qualcosa di buono….da sperimentare quanto prima!