La Valle dell’ Esino si estende tra Monte San Vicino a est ela catena dei Monti sibillini verso sud ovest. Comprende un area ricca di testimonianze d’un passato medioevale, di opere d’arte, di luoghi di culto come eremi e abbazie e un presente di paesaggi meravigliosi, con ampie zone di vegetazione spontanea protetta, grandi pascoli e tante bellissime vigne. Ma è anche una zona in cui sono concentrate una quantità di specialità enogastronomiche…
Prima tra tutte le specialità enogastronomiche è il Verdicchio dei castelli di Jesi e quello di Matelica, un vino bianco dalle nuance verdoline.
Occorre precisare che esistono vari tipi di questo vino in funzione del prodotto finale , se fresco di pronto consumo o un vino più strutturato e evoluto. In generale il Verdicchio, con piccole differenze, è un vino con una buona spalla acida e struttura, con profumi floreali e fruttati, mela, biancospino e ginestra con una nota finale amarognola di mandorla.
Vitigni: Verdicchio min. 85%, max. 15% altri vitigni a bacca bianca, previsti per la coltivazione nella Regione Marche
Abbinamenti Gastronomici: si accosta a preparazioni a base di pesce, tagliatelle al tartufo bianco pregiato e al formaggio di fossa
Il vino di Visciole
Il vino di Visciole è un prodotto marchigiano tipico della zona della Val d’ Esino ma anche di altre zone delle marche.
E' un vino dolce ottenuto dalla macerazione delle marasche e delle visciole con il mosto, dando luogo a una bevanda da dessert meravigliosa. Tradizionalmente lo si accoppia agli « Straccadenti», dei biscotti con mandorle e il mistrà piuttosto consistenti…..
Lonzino di fichi
Questo preparato viene dalla tradizione contadina marchigiana . Veniva fatto e, per fortuna nostra, viene ancora fatto, con i fichi impastati con un vin cotto, che in questa zona viene chiamato Sapa, un goccetto di mistrà, mandorle e semi d’anice stellato per chi ce li aveva. Questo preparato veniva avvolto in foglie di fico e legato con uno spago per degustarlo a fette con un formaggio stagionato e un bicchierino di Sapa ma anche un vino passito.
Lacrima di Morro D’Alba
Non sono molti i vini che possono vantare tra i loro estimatori Federico Barbarossa, bene, il Lacrima di Morro d’Alba ha questo privilegio.
Veniva allevato in filari «maritati» ovvero tirati tra olmi o aceri.
Questo raro vitigno da luogo a un favoloso vino di colore rosso rubino, con sentori di fiori e frutti rossi come frutti di bosco e amarena; ha un corpo medio, al palato resta asciutto e giustamente tannico.
La tradizione culinaria marchigiana ha molto da offrire, i classici Vincisgrassi o le tagliatelle della trebbiatura dette anche tagliatelle del batte, come primi piatti, ma anche le tagliatelle all’uovo con il sugo con le rigaglie di pollo. Queste ultime altro non sono se non i fegatini di pollo , che danno al sugo un gusto leggermente amarognolo che trovo irresistibile. Le rigaglie di pollo, dal latino regalia ( da regalis “da re, degno di un re”), nel senso di “bocconi da re”; sono gli intestini, il fegato, il cuore, i granelli e gli altri organi del pollo.
Questa zona presenta un assortimento di pietanze gustose anche tra i secondi piatti, tra i quali:
il coniglio in porchetta, un coniglio disossato cucinato con aglio, salvia, rosmarino e finocchietto…
il pollo in potacchio, un piatto semplice e saporito che si ottiene facendo rosolare il pollo in un soffritto di cipollotti per poi continuare la cottura con della salsa si aggiunge rosmarino…e poi buon appetito!
Caratteristici di questa zona sono alcuni pregiati salumi, il Ciauscolo, gustosissimo salame grasso di tagli meno nobili del suino destinato a essere spalmato ; il Salame Lardellato ottenuto dai tagli migliori, ovvero coscia e spalla macinati finemente con aggiunta di pezzotti di lardo.
Anche tra i dolci la valle dell’Esino offre ghiotte opportunità , vi segnalo la Crescia fojata , una versione marchigiana dello strudel , ricca di noci, uva passita, fichi secchi, mele
Altro dolce tipico è la Frustenga il cui nome deriva da frusto, che significa povero, ed è un dolce invernale legato alle feste natalizie ma non solo, che unisce alla farina integrale una varietà di ingredienti diversa in ogni ricetta, dove non mancano noci, mandorle, fichi secchi, cedro candito, succo d’arancia, scorza di limone, uva passita, olio d’oliva, cannella, cacao, caffè, vino bianco secco e Sapa ovvero il vincotto tipico delle marche.