olivoIl Salento è la parte più meridionale della Puglia e la più orientale d'Italia, a un tiro di schioppo da Grecia e Albania.

Questa zona, oggi conosciuta dai più per le attrattive turistiche, nel passato era invece un pò "dimenticata" dal resto d'Italia e questo, associato a uno spiccato orgoglio salentino, gli ha permesso di mantenere le proprie tradizioni senza troppe contaminazioni.DSC_0500 Qui le massaie, siano esse contadine o affermate professioniste in carriera, trovano sempre il tempo per portare avanti le tradizioni culinarie salentine. Sono bravissime nella preparazione di marmellate, conserve e verdure essiccate al sole per poter consumare d'inverno cibi che ci ricordano profumi e sapori estivi. 

Ma il Salento è anche il geloso custode di antichi e prestigiosi marchi dell'agroalimentare, spesso più conosciuti all'estero che non in madre patria, che portano avanti con perseveranza il loro lavoro di sempre producendo delle opere d'arte nella maniera in cui le producevano i loro predecessori puntando sempre più sulla qualità che sulla quantità.  E , dunque,  la Pizzica, il barocco salentino, località da sogno  ma anche prodotti di prim'ordine e un ottima cucina semplice, con molte verdure e poca carne, la tipica e vera cucina mediterranea insomma.2014-07-22 19.00.40

Otranto 

« La sua campagna pare in primaveraotranto
un giardino dell’Eden.
Dal mare la sua riva è un tesoro che scorre.
Il suo nome è Otranto.
Biasimare non si potrebbe chi l’abita.
Se vuoi trascorrere la vita serena
vai ad abitare là. »
(Ibn Kemal (XVI secolo))

otranto

Otranto è un borgo delizioso, contenuto nelle dimensioni e caratterizzato dalla architettura spontanea di chi sfruttava tutti gli spazi disponibili dentro la cinta muraria che garantiva sicurezza dalle incursioni dei saraceni. E quindi le possenti mura con i torrioni, la chiesa madre che doveva riunire tutta la popolazione, vicoletti angusti e bui ma pieni di fascino. otranL'importanza del suo porto le fece assumere il ruolo di ponte fra oriente e occidente. Otranto fu centro greco, romano, bizantino e gotico, poi normanno,svevo, angioino e aragonese. Nella cattedrale d'Otranto, costruita fra il1080 e il 1088,  nel 1095 venne impartita la benedizione ai dodicimila crociati che, al comando del principe Boemondo I d'Altavilla, partivano per il Santo sepolcro. Nel 1480 la città fu espugnata dagli ottomani che fecero strage della popolazione , uccidendo 800 persone: si tratta dei beati martiri idruntini. otrantoI Turchi distrussero anche il Monastero di San Nicola di Casole (poco a sud di Otranto) sede della più vasta biblioteca dell'allora Occidentei creata dai monaci basiliani  che istituirono anche la prima forma di cittadella universitaria nella storia, un precursore dei moderni collegeche ospitava ragazzi provenienti da tutta Europa che si recavano a Otranto per studiare.

Nel 2010 il borgo antico è stato riconosciuto come Patrimonio Culturale dell'UNESCO.otranto

Otranto è un borgo delizioso non solo per il mare, per l'architettura e la storia che lo caratterizza, c'è un qualcosa di misterioso che si aggira tra i suoi vicoli….gli scazzamurieddhi. scazzamurieddhuSecondo la tradizione questi spiritelli giocherelloni si divertono a fare dispetti, ma se gli togli il cappello a punta ti coprono d'oro…..Gli altri misteri di Otranto sono legati al favoloso mosaico della cattedrale dove fu raffigurata tutta la storia del tempo dell'occidente e dell'oriente , però ci sono alcune figure che riportano alla cultura americana due secoli prima della scoperta Gattoe altre strane raffigurazioni, come il gatto che ha due calzari soltanto, che non si sa bene a che cosa ricondurli. Per concludere con i Santi Martiri di cui si dice che Antonio Primaldo anziano rappresentante  del popolo, poichè volle opporsi alla conversione  venne decapitato e la sua testa continuò a parlare.  Questa è la leggenda, ma custodita in una teca  "riservata" esistono ancora resti che il tempo  avrebbe dovuto distruggere e ,invece,sono ancora  la……  

 

 

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